L’inverno secondo la MTC è associato all’elemento acqua, un’energia molto profonda, che è correlata ai Reni come organi, che filtrano le acque del nostro organismo (il sangue), e alla Vescica Urinaria come viscere, che espelle le acque di scarto (l’urina).
Simbolicamente, questo movimento, è associato alla profondità degli oscuri abissi marini, del buio da cui non si può che riemergere; è il nostro lato misterioso.
Acqua è fedele alla natura fluida dello scorre incessante, inarrestabile, sempre puro e vitale; regala la capacità di non fissarsi troppo, di scorrere in avanti.
E’ la capacità di adattarsi: l’acqua non avendo forma si adatta al recipiente che la ospita, senza però identificarsi con esso, senza perdere il proprio obiettivo. Ma è proprio il dono dell’adattabilità che contrasta lo stress!
Acqua è la capacità di accettazione, di sé e degli altri, la facoltà di non farsi spaventare dagli eventi della vita, la forza di tener duro; è l’empatia; si può fare grazie alla connessione profonda tra il proprio Sé e l’immensità.
L’Acqua ci regala il senso del Sé e quello di appartenenza all’umanità e al pianeta.
Ogni organo del nostro corpo è sotto il controllo di una delle energie dei cinque elementi. Se manca o abbonda questa energia, quell’organo inizia a soffrire.
I Reni in particolare sono considerati la radice della vita, la sede della nostra energia ancestrale. Dal punto di vista psichico i Reni sono associati alla Volontà, quindi quando i Reni sono in salute le acque possono fluire liberamente e la nostra forza di volontà è forte.
Durante l’inverno l’energia si interiorizza, il battito dei polsi è avvertito più in profondità ed è più lento, si sente la necessità di rimanere in casa più a lungo, le attività all’esterno si riducono e il sonno è più profondo.
Il principio di tesaurizzazione è proprio tipico del Rene, un organo estremamente importante a livello energetico: rappresenta il sistema da cui si originano lo yin e lo yang, i meridiani e le energie del nostro corpo, sostiene le attività del sistema digestivo e del Polmone. Conserva inoltre il jing: la nostra quintessenza vitale, la sostanza innata che ereditiamo nel momento del concepimento e che contribuisce al nostro sviluppo, alla nostra salute e alla nostra longevità.
Conservare il jing significa preservare la nostra vitalità. E per preservare il jing è necessario prendersi cura dell’energia del Rene, evitando di accumulare il freddo interno durante l’inverno (vestendosi e alimentandosi adeguatamente) ed evitando di disperdere inutili energie durante la stagione del riposo.
Il Viscere associato è la VESCICA URINARIA che ha l’incarico “dei territori e delle città”.
L’Acqua rappresenta la capacità di adattamento, la morbidezza, il cambiare forma facilmente.
Vescica, tramite il suo meridiano, organizza l’acqua sul territorio, ripartisce le acque e sovrintendere al loro assorbimento ed eliminazione; sceglie le regioni che restano a secco e i luoghi dove sono i laghi e i mari.
Regola, a tutti i livelli, ripartisce le informazioni, un compito paragonabile al nostro midollo spinale.
Quando l’energia dell’Acqua è in salute abbiamo molta capacità di adattamento. Quando siamo spossati e ci sentiamo sopraffatti dagli avvenimenti, bisogna tonificare l’energia dell’Acqua.
Quindi, innanzitutto, non permettere al freddo di penetrare in profondità, non è il freddo in sé che fa ammalare, ma il freddo improvviso che coglie impreparato l’organismo.
Proteggere in basso i piedi, in alto il collo e la gola, al centro l’area lombare.
"I tre mesi dell’inverno si chiamano chiudere e tesaurizzare. L’acqua gela, la terra si screpola. Nulla apporta Yang. Si va a dormire presto, e ci si sveglia più tardi. Bisogna organizzare le nostre attività seguendo la luce del sole. Bisogna evitare il freddo e cercare il caldo, non lasciando sfuggire nulla attraverso la pelle, per il rischio di perdere energia. In questo modo ci conformiamo all’energia invernale ed è la via per sostenere e conservare la vita. Andare contro questo insegnamento danneggia i Reni" - Sowen
Stay Tuned per il prossimo articolo in cui ci occuperemo dei cibi dell’inverno e dell’elemento acqua.